Descrizione
Il protocollo di accoglienza e integrazione del nostro Istituto Comprensivo si colloca nel panorama di ricca produzione e ricerca istituzionale e culturale sulla questione integrazione dei bambini stranieri nella Scuola italiana. “La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno, e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di tali alunni.”
Il Rapporto Eurydice del 2007\2008, “Integrazione scolastica dei bambini immigrati in Europa” offre un’ ulteriore conferma a quella che da anni è una certezza per chi ha a che fare con il mondo dell’istruzione: non si può parlare di istruzione senza porsi la questione della integrazione bambini stranieri. I dati parlano chiaro, e tutt’ora il fenomeno dell’immigrazione è in costante crescita in tutta Europa.
La Commissione Europea ha prodotto negli ultimi due anni riflessioni significative sull’immigrazione e l’integrazione, in particolare due testi sono serviti da linee guida per la nostra riflessione.
Il Libro bianco sul dialogo interculturale «Vivere insieme in pari dignità» presenta un approccio politico all’integrazione che può tradursi in forma di raccomandazioni fondamentali e di linee guida.
Viene dichiarato che con “ vivere in-sieme in una società diversificata è possibile solo se possiamo vivere in-sieme in pari dignità” e che “ l’apprendimento e l’insegnamento delle competenze interculturali sono essenziali per la cultura democratica e la coesione sociale”. Ecco perché “offrire a tutti un’educazione di qualità, favorendo l’integrazione, permette la partecipazione attiva e l’impegno civico, prevenendo al tempo stesso gli handicap educativi.”
Il Libro Verde “Migrazione e mobilità: le sfide e le opportunità per i sistemi d’istruzione europei” è forse il testo che offre i più interessanti spunti di riflessione e operativi in tema di integrazione.
“Il presente Libro verde analizza una importante difficoltà che devono affrontare oggi i sistemi di istruzione, una sfida che, anche se non nuova, si è di recente intensificata ed ampliata: la presenza nelle scuole di un gran numero di bambini provenienti da un contesto migratorio che si trovano in una posizione socioeconomica debole. Numerosi figli di migranti soffrono di un handicap scolastico Una delle prime cause delle difficoltà per gli alunni migranti è spesso l’ambiente socioeconomico sfavorevole dal quale provengono. Ma la situazione socioeconomica non spiega da sola l’handicap scolastico di questi alunni: l’inchiesta PISA mostra infatti che tra i bambini migranti è più alta la probabilità di avere bassi risultati scolastici rispetto ad altri bambini provenienti da contesti socioeconomici simili e che ciò avviene in alcuni paesi più che in altri. Tutti gli Stati membri considerano l’acquisizione della lingua del paese ospitante un elemento fondamentale dell’integrazione e tutti hanno adottato misure specifiche in merito”
“Oltre all’accento posto sulla lingua del paese ospitante, è stato favorito anche l’apprendimento della lingua d’origine (…)una serie di dati indica che il rafforzamento della lingua d’origine può avere un impatto positivo sui risultati scolastici”.
“Un’ottima conoscenza della lingua d’origine è importante per il capitale culturale e l’autostima dei figli di migranti e può costituire un vantaggio decisivo per la loro futura impiegabilità.”