L’insegnamento della Legalità in uno spirito interculturale costituisce una delle frontiere educative più importanti e ha l’obiettivo principale di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività, per spingere i ragazzi di oggi, cittadini di domani, a comportamenti attivi e consapevoli. L’educazione alla democrazia e alla legalità rende gli studenti protagonisti, e di conseguenza capaci, di esercitare i propri diritti-doveri di cittadinanza, nel rispetto delle regole e nella partecipazione attiva alla vita civile, sociale e politica, in breve una cittadinanza piena e consapevole. I temi che quest’anno erano stati proposti avevano tutti una visione aperta alla “speranza” che l’incubo che ci ha tenuti in ostaggio due anni terminasse, ma nessuno di noi a settembre poteva immaginare che sarebbe scoppiata anche una guerra. Anche in questo contesto la nostra scuola, che da anni ha sposato la filosofia di tendere una mano al prossimo, ha subito attivato le misure e gli strumenti per accogliere ragazzi ucraini che soggiornano in strutture sul territorio. Al centro dell’azione educativa abbiamo sempre posto la “persona” che va tutelata, sia che sia una vittima di bullismo, femminicidio, mafia, pizzo, razzismo o, come stiamo vivendo, sia un rifugiato politico. Cerchiamo di educare i nostri discenti al rispetto della dignità della persona,  attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, al rispetto del prossimo, delle differenze, del dialogo tra differenti culture. Gli scambi Erasmus ci hanno restituito forti emozioni tra allievi di nazionalità diverse, segno che i nostri alunni sono pronti e disponibili ad accogliere, perché hanno interiorizzato quei valori che stanno alla base della convivenza civile. Solo una “cosa” manca a questo nostro percorso… una Notte Bianca della Legalità!