La storia di un ragazzo, Silvano di Porto; la storia di una foto, quella di un matrimonio; la storia di una famiglia, quella di Angelo di Porto e Letizia Anticoli; la storia della Storia; la storia di chi è sopravvissuto, di chi è sparito, di chi si è salvato. Il Dott. Luca Bruzziches, nella giornata di venerdì 7 febbraio, ci ha avvicinato alla vita di queste persone con un racconto, sostenuto da anni di studio e documenti che non lasciano dubbi all’atrocità di quegli anni. Dalla serenità di uno scatto di nozze all’assurdità di un’ordinanza di allontanamento dei bambini ebrei dalle classi. Filmati con testimoni che raccontano un passato, quello delle Leggi razziali. Documenti che ricordano il ritiro delle licenze di lavoro, il divieto di soggiorno in luoghi di villeggiatura, il rifiuto di ammissione di un bimbo a scuola. Il censimento della razza, che facilitò la tracciabilità delle famiglie, e l’ordinanza n. 5 del 30 novembre del 1943 che vide gli Ebrei come nemici, pertanto da arrestare e deportare. Ed eccoci arrivati al tema del nostro incontro: “La deportazione degli Ebrei da Viterbo”. Angelo e Letizia sono tra loro, insieme ad altre dieci persone. Due di loro si salveranno grazie alla bontà di chi non è caduto nell’indifferenza, a rischio della propria vita. I ragazzi hanno guardato in faccia la parola “indifferenza”, considerandola chiave del Male, e hanno conosciuto chi l’ha sfidata: Ricci e Morelli, che, lavorando in ospedale, salvarono Reale di Veroli, ricoverata con rottura del femore perché caduta durante l’arresto, e Rita Orlandi, una ragazza che ebbe il coraggio di nascondere a casa sua il piccolo Silvano di Porto. Per quest’ultima è stato avviato e riconosciuto il procedimento di Giusto tra le Nazioni: una speranza per le giovani generazioni. Si conclude così un altro interessante capitolo nell’ambito del percorso sulla Legalità che l’Istituto Comprensivo “Monaci” porta ormai avanti da un lustro. Gli allievi dell’indirizzo musicale hanno aperto la conferenza con due brani della tradizione ebraica sefardita e klezmer, mentre la platea nel prendere commiato dal relatore ha sommessamente intonato in lingua yiddish il brano Gam Gam. Il nostro Grazie al dott. Luca Bruzziches per averci regalato una pagina di Storia.

L’incontro è stato preceduto da una fase preparatoria che ciascun plesso ha gestito autonomamente. Ecco alcuni scatti