Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con circolare n. 3 del 14/1/2015, prot. n. 2565, ha fornito alle amministrazioni centrali dello Stato indicazioni sulle modalità di pubblicazione degli indicatori di tempestività dei pagamenti, secondo quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2014.

La circolare e il D.P.C.M. danno attuazione della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparena e diffuzione di informazioni da parte delle pubbliche amministraizoni, stabiliti dal decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013. Il decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014, convertito con modificaizoni dalla legge 23 giugno 2014 n. 49, rafforza tali principi, anche tramite la chiara indicazione dell’adozione di formati “aperti”. A tal scopo, sono stati pubblicati in file excel, i dati utilizzati per il calcolo degll’indicatore di tempestività dei pagamenti. Il DPCM sopra citato specifica, agli articoli 9 e 10, lo schema tipo e le modalità di pubblicazione dell’indicatore.

L’indicatore misurato in termini di ritardo medio di pagamento, ponderato in base all’importo delle fatture, attribuisce pertanto un peso maggiore ai casi in cui sono pagate in ritardo le fatture che prevedono il pagamento di somme più elevate.

Il DPCM 22 settembre 2014 (ARTT. 9/10) specifica come calcolare l’indicatore di tempestività dei pagamenti definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all’importo delle fatture, per cui il calcolo dello stesso va eseguito inserendo:
– Al NUMERATORE: la somma dell’importo di ciascuna fattura pagata nel periodo di riferimento moltiplicato per i giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura stessa e la data di pagamento ai fornitori (mettere un valore negativo nel caso in cui il pagamento avvenga in anticipo sulla data di scadenza della fattura);
– al DENOMINATORE: la somma degli importi di tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento.

Il risultato di tale operazione indicherà il ritardo medio dei pagamenti rispetto alla scadenza delle relative fatture (espresso in giorni). L’indice sarà un numero negativo in caso di pagamenti avvenuti mediamente in anticipo rispetto alla data di scadenza delle fatture e positivo in caso contrario. Ovviamente, essendo una media ponderata, nella determinazione dell’indicatore di tempestività dei pagamenti avranno maggior peso le fatture di importo più elevato.

L’indicatore deve essere calcolato su base trimestrale e deve essere pubblicato in formato tabellare aperto che consenta l’esportazione, il trattamento e il riutilizzo.

L’indicatore trimestrale dovrà essere pubblicato entro il trentesimo giorno dalla conclusione di ogni trimestre e quello annuale entro il 31 gennaio dell’anno successivo.

Si pubblica in questa sezione anche l’ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici con cadenza trimestrale, in base al D.L. 33/2013 art. 33 comma 1.

Indicatore di tempestività dei pagamenti – anno 2023 (aggiornato al secondo trimestre)

Indicatore di tempestività dei pagamenti – anno 2023 (aggiornato al primo trimestre)

Indicatore di tempestività dei pagamenti – anno 2022

Indicatore di tempestività dei pagamenti – anno 2021

Indicatore di tempestività dei pagamenti – anno 2020

Indicatore di tempestività dei pagamenti – anno 2019 (PDF, 199 KB)

Archivio (dati storici a decorrere dal 06-06-2014)