Nel periodo delle persecuzioni razziali, migliaia di famiglie abbandonarono le loro case per fuggire, nascondersi, trasferirsi in altri Stati. È in questo contesto che la valigia diventa Simbolo; oggetto in cui riporre i ricordi di una vita che l’Orrore non potrà strappare, ma anche argenteria e denari come “passaporto” per un’ipotetica salvezza, l’ultima maniglia a cui aggrapparsi forte prima di cadere nel baratro della follia umana.

Abbiamo chiesto ai nostri discenti di immedesimarsi in uno di loro, di raccontare un’esistenza, reperire oggetti che lo identificassero, qualche documento, una professione o un mestiere, gli ultimi scritti alla persona amata, uno spartito per suonare nei momenti più bui e un orologio… dalle lancette oramai ferme, meridiane di morte.

Questi alcuni dei lavori realizzati dai nostri studenti